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domenica 4 agosto 2013

Call Center taxi: per fortuna che esistono gli SMS.


di  A. Lalomia


Ho già avuto modo di esprimere le mie critiche nei confronti del funzionamento di alcuni Call Center dei taxi  1  e devo aggiungere che più di un tassista mi ha dato ragione.
Qualche giorno fa, un autista particolarmente disponibile della compagnia che prendo ormai da anni mi ha consigliato di by-passare la centrale e di servirmi dell'opzione SMS della società. Per la verità, questa opportunità mi era già nota, ma credevo che si trattasse di una delle solite iniziative sperimentali che avevano bisogno di un collaudo, a spese della pazienza degli utenti. In effetti, avevo fatto qualche tentativo, e ogni volta l'unico risultato era la mia frustrazione nel leggere il messaggio di risposta, del tipo "Siamo spiacenti, ma non riusciamo a identificare la sua posizione".  
Insomma, il solito teatrino pubblicitario, avevo pensato.  
E invece no. Dopo 'la dritta'  del tassista, ho provato di nuovo e, con mia grande sorpresa, il servizio ...  ha funzionato.  Scrivi la città, la via e il numero civico in cui ti trovi, invii l'SMS e dopo pochi secondi ricevi la notifica di attivazione della ricerca del taxi.  Qualche secondo ancora e ti arriva un altro SMS, in cui, con toni raggianti e con una valanga di punti esclamativi, ti comunicano che il il taxi è stato trovato e che è in arrivo  'New York 1'  2  in cinque minuti.
Evidentemente, dopo i miei tentativi precedenti, il sistema è stato migliorato, riducendo in modo significativo l'intera procedura di contatto.
Purtroppo, non sempre i tempi di attesa corrispondono perfettamente alle previsioni.  Ieri, ad esempio, ho preso quattro taxi diversi, tutti con questo sistema, e solo in un caso i tempi di attesa sono stati rispettati in pieno.  In un paio di casi sono andati oltre di due minuti  (sei anziché quattro), mentre in uno il tempo è addirittura raddoppiato  (otto minuti anziché quattro). Ma qui entra in gioco anche l'incredibile irrazionalità con cui vengono gestiti i posteggi dei taxi. Mi trovavo a Piazzale Flaminio, a pochi passi dal capolinea del tram 2, che arriva a Piazza Mancini. Ho inviato l'SMS e in una manciata di secondi ho ricevuto la comunicazione dell'arrivo di una vettura, con un tempo previsto di quattro minuti.  In realtà, ripeto, ne ho aspettati otto di minuti. Questo perché il taxi, pur partendo da Piazza del Popolo, dove esiste un grosso parcheggio, deve fare un giro lunghissimo per imboccare Piazzale Flaminio, che come tutti sanno è letteralmente attaccata a Piazza del Popolo e collegata con questa.  Quando ho chiesto al tassista per quale motivo non trasferivano una parte delle macchine del posteggio di Piazza del Popolo a Piazzale Flaminio, mi ha risposto con una classica esclamazione romanesca poco lusinghiera nei confronti delle autorità comunali, che non provvedono a questo banalissimo e semplicissimo trasferimento, autorizzando appunto l'apertura di un parcheggio a Piazzale Flaminio.  
D'altronde, in quest'ultima piazza, anche se è vietato, alcuni taxi stazionano ugualmente, ma alla spicciolata e per pochissimi minuti, giusto il tempo di imbarcare qualche turista.  Sono quasi sempre vetture senza autoradio  (in genere i titolari non hanno i soldi per l'abbonamento)  e quindi lavorano  'a vista'.  A volte anche in modo 'disinvolto', perché non si mettono in fila con gli altri taxi: anziché aspettare il loro turno, vanno a collocarsi proprio nei punti strategici in cui non esistono parcheggi di taxi.   (E il posto in cui mi trovavo strategico lo era davvero, visto che distava pochissimi metri dall'uscita della metropolitana.)   In  questo modo  'rubano'  clienti ai tassisti tradizionali, sfruttando proprio la situazione caotica del traffico e il modo insensato in cui spesso sono dislocati i parcheggi dei taxi.   Il che, naturalmente, fa arrabbiare molto i tassisti che rispettano le regole.
Tornando al servizio SMS, credo che esista ancora un punto da perfezionare, ed è quello dell'eventuale rifiuto della corsa con tempi di attesa superiori ai cinque-sei minuti.  A meno che, come auspico da anni, non si decida di far partire il tassametro dal momento in cui il cliente entra nella vettura.  Sono certo che i vertici dell'azienda si rendano conto che a nessuno piace salire in un taxi e vedere che il tassametro segna già una quindicina di €, proprio a causa del tempo di attesa.

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Note

1    V. ad esempio:  Taxi e Uber si fronteggiano a suon di petizioni. .  Cfr. anche:  Chi ha paura di Uber ?  Intervista a Benedetta Arese Lucini. .


2   Si tratta di una sigla inventata.

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